giovedì 14 aprile 2016

Diario Equatoriale - Parte VI di Valerio (Rappresentante Paese)

Siamo arrivati alla sesta e ultima puntata della rubrica "Diario equatoriale" di Valerio, il nostro "rappresentante-Paese", in Camerun ormai da ben cinque anni!

Buona lettura!   

[Febbraio 2011]
Le giornate passano così, mille giri da fare concentrati nella mattinata, tra villaggi, uffici, ospedali, mercato e meccanici, e alcune cose da organizzare nel pomeriggio per cercare di portare avanti il corso di cucito e le attività del giorno dopo. Solitamente “stacchiamo” verso le 18 circa, mangiamo tra le 19 e le 21 per poi crollare a letto verso le 22. 
Martedì, però, alle 18 eravamo ancora in piena attività, in attesa del vescovo, “proprietario” del terreno di Villaggio.  Si è presentato con una mezz’ora di ritardo, guidando un bel pick-up bianco. E’ sceso elegantemente, con la sua tunica nera e viola. Durante la chiacchierata, durata un paio d’ore, ci ha spiegato i suoi progetti di autofinanziamento: sta disboscando 150 ettari di terreno per coltivarli a cacao, un’attività che fra 2 anni gli renderà 300 milioni di CFA all’anno (circa 460 mila euro),  e sta costruendo dei laghetti per avviare la piscicoltura. Pensa che al paese farebbe bene sviluppare il turismo, ma è convinto che non si faccia molto in tal senso e spera che lo Stato s’impegni maggiormente in questo settore. Ha molti progetti in mente: villaggi, allevamenti di porcospino, ricci e vipere in batteria (sic!) per le loro carni particolarmente apprezzate e, infine, il disboscamento di un bananeto per la costruzione di una cattedrale per 2500 persone perché “deve essere grandiosa, dato che in ogni diocesi, di cattedrale, ce n’è una sola”. 
Simpatica anche la spiegazione del perché noi europei riempiamo i bicchieri a metà, spiegazione data quando io, per educazione, gli ho servito poco succo di pompelmo: “Questa abitudine non nasce per educazione – ci ha detto -, ma perché i bianchi hanno nasi lunghi e quindi, riempiendo troppo il bicchiere, si bagnerebbero; noi neri, invece, abbiamo il naso corto e quindi ci versiamo da bere fino all’orlo!”. 

L’impressione è stata di trovarsi di fronte a un imprenditore – oltre che a un uomo di Chiesa -carismatico e ben inserito.
Ah, martedì ci hanno sistemato il modem e siamo tornati nel XXI secolo! Ovviamente, già il giorno dopo non c’era più rete e la mia scheda sim MTN continua ad essere inattiva. Speriamo nel progresso!



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