giovedì 7 maggio 2015

Italia e Giappone, che fantastica cooperazione!

Quando in una piccola cittadina situata nella foresta equatoriale africana s’incontrano dei cittadini italiani e giapponesi, i motivi possono essere due: o sono imprenditori o sono cooperanti. Nel caso di Sangmelima in Camerun è stato il destino di 6 cooperanti.

Ed ecco che nasce la collaborazione tra Avaz Onlus e Jica (Agenzia Giapponese della Cooperazione Internazionale), ed in particolare tra il progetto Villaggio Fraternité e i volontari giapponesi impegnati nelle scuole della città.

Da una parte circa 300 bambini disposti ad ascoltare, 13 insegnanti curiosi, videoproiettore, campo da calcetto, materiale e dall'altra 4 volontari zeppi di nozioni inerenti l’educazione ambientale, il riciclaggio, lo sport e le fantastiche mille altre arti giapponesi...nel mese di Marzo comincia quella che sarà un’esperienza meravigliosa per tutti.

Quello che si è fatto nei primi due incontri non può riassumersi a laboratori, lezioni, proiezioni, sport, musica e sorrisi: quello che abbiamo fatto insieme è molto di più di tutto questo. E noi tutti ne siamo coscienti. 

L’importanza di poter contare su delle persone che, sebbene cosi diverse da noi per cultura, parlano il nostro stesso gergo filantropico è inappagabile, probabilmente indescrivibile a parole.

Quello che mi sento di poter dire con le mie umili parole, è che qui succedono cose che hanno un potenziale enorme, una forza costruttiva assoluta, un inimmaginabile senso di appartenenza a qualcosa che è ancora l’umanità.

Che la realtà continui!


Un caro saluto a tutti
Michele Garramone
Chef de Projet "Villaggio Fraternité"