In questi
primi 6 mesi di servizio civile sono entrata a far parte di un mondo nuovo,
quello delle ONG, del volontariato e della cooperazione che prima non
conoscevo. La formazione di inizio servizio mi è servita tantissimo per
inquadrare il mio anno di servizio civile e soprattutto mi ha dato le basi per
affacciarmi a questo nuovo mondo. La mia esperienza di servizio civile si sta
rivelando come un’esperienza di crescita professionale ma soprattutto
personale. Ho imparato a mettermi in gioco, ad avere più fiducia e autostima in
me stessa, a lasciare da parte la mia pigrizia e timidezza e ad avere più
coraggio in ciò che faccio. Penso che tutto ciò che ho imparato fino ad adesso
si rafforzerà tantissimo alla fine del servizio civile sia perché manca ancora
molto sia perché già so che nei prossimi mesi ci sarà tanto da fare e avrò
tante altre occasioni per mettermi in gioco. In fondo io ho scelto di fare
domanda proprio per questo motivo, avevo bisogno di qualcosa che mi facesse
tornare la voglia di fare e di mettermi in gioco.

La cosa che
mi stupisce ancora adesso è che quando mi è stato proposto non ci ho pensato
neanche un minuto e ho detto subito di sì. Devo ammettere che la mattina del 2 mi
sono mandata tanti accidenti perché avevo un po’ di ansia, ma alla fine sono
andata bene. Sono stata bravissima, me l’hanno detto in tanti, ma la cosa più
importante per me è che io stessa me lo sono detta da sola e continuo a farlo
tuttora. Ogni tanto mi concedo anche io una pacca sulla spalla. Per la preparazione delle interviste devo ringraziare
Marta che con molta pazienza mi ha aiutato nelle simulazioni, ricordandomi ogni
secondo di sorridere e guardare in camera.
La cosa più
bella che ho imparato in questi sei mesi è il rapporto con gli altri. Ho
iniziato a capirne l'importanza durante la settimana di formazione a Catania e
ho continuato a farne tesoro in questi mesi di servizio. Creare dei legami con
chi ci sta intorno, solo così possiamo essere felici e vivere bene.
Proprio
ieri, dopo un pomeriggio in cui mi sentivo un po’ giù di morale, un messaggio
con tanto di video in allegato mi ha fatto rispuntare il sorriso. Era il video
dei bambini di Villaggio Fraternité che cantavano l'inno nazionale e il
messaggio diceva: "Giusto per farti vivere un po’ la realtà di
villaggio". Quando prima ho parlato di creare dei legami è questo che
intendevo. È stato bellissimo ricevere quel messaggio perché mi sono sentita,
nel mio piccolo, come se fossi lì anche io. Il messaggio mi è stato mandato da
Alessandra, anche lei volontaria in servizio civile di Avaz, con la quale mi
sono trovata bene fin da subito. Ogni tanto ci scriviamo per aggiornarci e
raccontarci le attività che svolgiamo.
Io sono impegnata in un progetto di educazione allo
sviluppo che si chiama “IntegrAzione: educare alla pace e alla cittadinanza
attiva”. Il progetto prevede attività che si svolgono sia in sede Avaz che
fuori, principalmente nelle scuole del III Municipio. Proprio per gli incontri
nelle scuole, nei mesi estivi ho lavorato ad un terzo progetto che si chiama
“Lo sfruttamento inquina il pianeta”. Lo presenteremo nelle scuole a partire
dal mese di Novembre, in cui inizieremo gli incontri anche sul Consumo Critico
e sui Diritti Umani.
Un anno fa,
proprio in questo periodo, decisi di fare domanda per il servizio civile. Ad
oggi sono molto contenta della scelta che ho fatto e penso che tutti, almeno
una volta, dovrebbero fare un esperienza del genere.
Questa
esperienza si sta rivelando un crescendo di emozioni che voi neanche
immaginate.
Elisabetta
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