Il cuore di Villaggio Fraternitè è
senza dubbio il centro d'accoglienza.
Molti bambini che frequentano la
scuola hanno problemi economici e familiari, non avrebbero la possibilità
di frequentare la scuola ed essere seguiti costantemente se non fossero stati
accolti nella nostra struttura.
Attualmente il centro conta 92
bambini dai 3 ai 10 anni. Ci sono 3 maestre/educatrici che si occupano di
loro, facendosi spesso carico di drammatiche situazione familiari
caratterizzate da un'assenza di partecipazione da parte dei tutori dei bambini.
In particolare Villaggio Fraternité
si impegna a fornire sostegno scolastico, alimentare e sanitario grazie ai
contributi dei sostenitori dell'ong AVAZ.
I bambini del centro non pagano la
retta scolastica ed usufruiscono di servizi particolari;le attività del centro d'accoglienza si svolgono nel pomeriggio al termine
delle lezioni; le maestre aiutano i bambini della scuola elementare a svolgere
i compiti e recuperare qualche carenza nelle varie materie.
I bambini della materna si
divertono, giocano, colorano, cantano e ballano fino allo sfinimento. Capita spesso di dover fronteggiare situazioni al limite nella cura dei nostri
bambini ad esempio proprio la scorsa settimana un alunno della seconda
elementare, Assako Henry, si è sentito male, aveva avuto la malaria durante le
vacanze di Pasqua e purtroppo la nonna non ha avuto la possibilità di curarlo,
la malattia è degenerata ed è svenuto a scuola. Le maestre sono intervenute
immediatamente, Henry è stato accompagnato in ospedale dove lo hanno ricoverato
d’urgenza e sottoposto ad un trattamento intensivo. Il sistema sanitario in
Camerun è privato, se non paghi non ti curano, neanche se si tratta di
un’emergenza come questa.
Per fortuna il Villaggio Fraternité
ha tanti sostenitori che ci permettono di intervenire e farci carico delle spese
sanitarie dei bambini del centro.
Henry è tornato a scuola e si sta
rimettendo, ma situazioni come questa sono all’ordine del giorno.
Il Centro d’accoglienza offre
quotidianamente un pasto completo ai 92 bambini e per molti di loro si tratta
dell’unico pasto giornaliero, per questo ci impegniamo affinché ci sia
sempre della carne o del pesce nei menù.
Non è semplice mediare con le
famiglie che spesso non hanno né la voglia né la possibilità di seguire questi
bambini, e il nostro obiettivo non è quello di sostituirci a loro ma di cercare
di renderli il più possibile partecipi nella loro crescita.
Claudia Busiello
Claudia Busiello