Perché fare l’esperienza di Servizio Civile Nazionale
Si può pensare che l’esperienza di Servizio Civile inizi nel momento in cui
si prende un aereo per il Paese di destinazione.
Questa esperienza ha invece inizio nel momento in cui si decide di
iscriversi alle selezioni, perché già in
quell’istante si ha riflettuto parecchio sul tipo di scelta fatta.
E di che tipo di scelta si tratta? Bisogna tener conto di
molti fattori, come lo stare lontani da casa, dai propri cari, dalla routine.
Si tratta di prendere in mano la propria vita e di valutare se è il momento di
fare dei cambiamenti.
Il Servizio Civile Nazionale ti dà l’opportunità di stare in un Paese estero per
dieci mesi, in un contesto totalmente nuovo, persone nuove, lingua diversa. Una
cultura sconosciuta, l’ignoto. Preoccupante, ma allo stesso adrenalinico ed
elettrizzante.
Tutto questo però va in secondo piano rispetto alla
motivazione che più di tutte ti spinge a fare domanda: la voglia di aiutare il prossimo, di
voler fare qualcosa di concreto per migliorare la società. Sentirsi parte di un
progetto il cui obiettivo è aiutare i paesi più poveri è stimolante.
È vero che molti lo considerano un lavoro, è pagato certo.
Ma nessuno può sperare di partire per un’esperienza simile per soldi o per una
voce in più da aggiungere al curriculum.
Il Servizio Civile Nazionale dà anche
questo, ma ciò che conta di più è il voler trasmettere i nostri valori e
magari riuscire ad assorbirne di nuovi.
Questa è un’esperienza in cui si dà, si va per dare un
contributo, un aiuto.
A rifletterci bene però, alla fine sarà più un ricevere di
emozioni. Dire emozioni è facile, sentire sarà poi tutta un’altra cosa. Non
riesco nemmeno ad immaginare quanto tutto questo cambierà e aiuterà la mia vita
futura nel mondo.
Quindi alla domanda “ perché ho scelto di fare il SNC” , la
mia risposta è perché si vive di emozioni e il Servizio Civile Nazionale ne è pieno.
Erica
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