martedì 29 settembre 2015

30 anni d'impegno - l'esperienza di Annalisa (Bottega Popolinsieme)

Tutto è cominciato tanti anni fa, quando ho scoperto la Bottega e ne sono diventata cliente. Mi è sempre piaciuto entrare lì dentro: era un po' come entrare in un mondo diverso, dove tutto sapeva di buono. E non mi riferisco solo ai sapori: parlo di un modo di vedere le cose e di viverle che va oltre l'apparenza, oltre tutto quello che cercano di importi come giusto, necessario, indispensabile. Le parole "solidale", "equo" hanno cominciato ad entrare nel mio modo di concepire i fatti, di leggere le informazioni provenienti dall'esterno, di valutare le scelte da fare quotidianamente.
Mi piaceva molto la laicità del progetto: per me che venivo da una realtà parrocchiale, accorgermi che fuori da essa qualcuno aveva concepito percorsi di solidarietà, di attenzione verso il prossimo, era come scoprire di poter uscire da quelle mura mantenendo uno stile, una coerenza e alcuni principi che condividevo.
Nel tempo, da cliente, sono diventata volontaria, quindi responsabile della Bottega.
E' un'esperienza cominciata solo da qualche mese che da subito mi ha completamente assorbita e coinvolta. Ho incontrato le volontarie storiche ed avuto la possibilità di accogliere le nuove: sono tutte signore che possono insegnarmi tanto, come donne - capaci sempre di guadare avanti, di mettersi in gioco e non chiudersi nel proprio piccolo universo - e come persone, che credono nella verità più semplice di tutte: le grandi imprese sono il risultato dei piccoli contributi di ciascuno.
Così ispirata, procedo in questa avventura, affiancata da persone che sanno supportarmi, ferma nella convinzione che un mondo più giusto può e deve esistere e che tanto è determinato dalle nostre scelte, per quanto piccole e individuali.


Annalisa

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