Gregoire ha
3 anni appena compiuti. Frequenta la Petite Section, la prima classe della
materna. Vive all'orfanotrofio di Maman Lucie insieme a suo fratello. Non
conosciamo bene la sua storia, ma già questo basta per capire che ha un vissuto pesante nonostante la sua tenera età.
I primi giorni di scuola arrivava senza divisa e senza
parlare, sembrava non sapere le parole. E’ stato iscritto a scuola da uno dei
ragazzi più grandi dell’orfanotrofio in cui vive e in classe era l’unico bimbo che non rispondeva mai all'appello.
La sua insegnante,
Tata Nathalie, gli ha chiesto come si chiamasse e quale fosse il suo quartiere mille volte,
prima in francese, poi in Bulu, il dialetto del luogo. Ma Gregoire non ha mai risposto, non ha mai detto una parola. L'ho trovato spesso in disparte, anche durante
l’intervallo, sempre in silenzio.
Piccolino,
ma con la fronte alta e l'espressione seria, mi fissava sempre come se fosse arrabbiato. I
primi giorni di scuola Carlo, l'altro volontario del Servizio Civile con me al Villaggio Fraternitè, l’ha immortalato in diverse foto e mostrandomele
diceva: “Sembra sempre che ce l’abbia con me”, tanto il piccolino era imbronciato.
Mi capita di osservarlo spesso, e ora, a distanza di qualche mese, soprattutto al Centro d’Accoglienza, partecipa nel suo piccolo alle attività:
colora, disegna, va dietro agli altri bambini. Solo da poco l’ho sorpreso a
parlare con la sua vocina dolcissima e quando lo fa, quando finalmente si libera dalla paura e si esprime cambia
completamente i tratti del suo bellissimo viso e la sua espressione seria sparisce. Ha iniziato
addirittura a sorridermi!
Mi ha commosso quella sua vocina così delicata, ma mi ha anche tranquillizzata. Alla fine il piccolo
Gregoire aveva solo bisogno di sentirsi rassicurato per sciogliersi un piano piano.
Claudia
Claudia
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